Forlì | Aeroporti, Bulbi al capezzale del Ridolfi: La Regione non ha voluto capire che noi saremmo stati più competitivi rispetto a Rimini
Si è parlato di aeroporti questo pomeriggio nella cornice del consiglio della Provincia di Forlì Cesena. Il presidente Massimo Bulbi ha snocciolato una serie di proprie responsabilità e di riferimenti allo scalo riminese.
“Sono sempre stato convinto del ruolo dell’aeroporto come strumento per lo sviluppo, ma anche come sostegno alla nostra economia per esempio per il turismo. Gli studi a livello internazionale indicano un fortissimo sviluppo del trasporto aereo nei prossimi decenni. La Save aggiunge che in futuro ci saranno sempre più passeggeri nelle aerostazioni, per cui i piccoli scali decongestioneranno l’intasamento nei grandi scali. Quello di Forlì è dotato di infrastrutture che lo rendono facilmente raggiungibile, mentre Rimini le deve costruire”, ha esordito il presidente al capezzale del Ridolfi.
“Io mi sento responsabile – ha continuato Bulbi – di non essere riuscito a far capire alla Regione Emilia Romagna ed in particolare al Presidente, Vasco Errani, che l'Aeroporto di Forlì, rispetto a quello di Rimini aveva ed ha tutte le carte in regola per essere ricettivo e competitivo ed è all'avanguardia dal punto di vista tecnologico e strumentale. La cosa mi spiace, in particolare, dopo aver letto sui giornali che il presidente di Aeradria, Massimo Masini, quello che vantava di guidare un “aeroporto senza debiti”, lamenta un buco da 37 milioni di euro causato in gran parte dalle spese necessarie all'adeguamento strutturale dello scalo riminese. La Regione, forse perché c'è un riminese in gerito credere sempre ad altri, al punto che quando si parlò di una potenziale fusione, a Rimini sarebbe dovuto andare l'80% di tutto e a noi il resto. Mi sento responsabile di non essere riuscito a far capire, partendo dalla Regione, che grande poteva essere l'opportunità di un accordo con la SaVe di Venezia”.